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I trend 2021 del mercato immobiliare: in Veneto uno scenario promettente

Chi lavora nel settore immobiliare lo sa bene: il mercato “del mattone” è sulle montagne russe già da qualche anno, e probabilmente ci rimarrà ancora per un po’.

Prima con l’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 e ora con l’inflazione causata dalla guerra in Ucraina, il mercato immobiliare fatica ad assestarsi e chi compra casa in questo periodo deve fare i conti con diverse variabili socio-economiche.

Un chiaro quadro viene dato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (OMI) che recentemente ha pubblicato il Rapporto Immobiliare 2022. Il documento mette a confronto i dati registrati nel 2021 con quelli dell’anno precedente relativamente all’andamento del mercato immobiliare, facendo riferimento anche al 2019, dato che il 2020 è stato un anno molto particolare, segnato dagli effetti della pandemia.

In Italia, sebbene nel 2020 le compravendite del settore residenziale abbiano segnato una contrazione del -7,7% rispetto al 2019, nel 2021 si è registrata un’ottima ripresa (+34%) che ha quasi toccato le 750.000 abitazioni compravendute.

I dati relativi al fatturato calcolato per l’anno scorso mostrano una stima complessiva che ammonta a quasi 119 miliardi di euro, con oltre il 57% del fatturato riconducibile all’acquisto di abitazioni situate nel Nord Italia (circa 68 miliardi di euro).

Il mercato immobiliare nel Nord Italia

Secondo i dati pubblicati da OMI, tra il 2020 e il 2021 nelle zone del nord-est si è registrata una variazione percentuale delle abitazioni compravendute del 32,6% (mentre tra il 2021 e il 2019 era pari al 24,3%), incrementi perfettamente allineati con la media osservata a livello nazionale.

In quest’area gli immobili compravenduti nel corso del 2021 sono stati 150.697, di cui 43.515 nei capoluoghi, distinguendosi per l’elevata superficie media per unità compravenduta, pari a 116,8 m2.

Nel 2021 il mercato immobiliare in Veneto ha visto un’ottima ripresa della compravendita, guadagnando oltre il 30% in più rispetto al 2020 con 69.645 abitazioni compravendute, e oltre il 20% in più rispetto al 2019; i dati stimano 11,361 milioni di fatturato totale, con una variazione percentuale pari al 27,8% rispetto al 2020.

L’accessibilità delle famiglie italiane al mercato immobiliare

In aggiunta, OMI produce delle stime delle condizioni di accessibilità delle famiglie italiane all’acquisto della casa attraverso l’elaborazione di uno specifico indice di affordability, che viene calcolato a frequenza semestrale; per il dato regionale si fa riferimento ai dati dell’Agenza delle Entrate su prezzi e metratura delle abitazioni disponibili per tutte le regioni italiane per gli anni dal 2004 al 2021.

Nel corso di questo periodo, in Veneto si è osservata una scarsa crescita del prezzo delle case mentre, come in tutte le regioni del Nord Italia, il reddito disponibile in media continua a crescere.

Però, rispetto ai dati pre-pandemici, nel 2021 l’area nord-orientale presenta le performance peggiori: oltre al Veneto, anche Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna presentano un indice di accessibilità inferiore a quello del 2019.

Stando ai dati del 2021, in Veneto servono ben tre annualità di reddito per comprare una casa (un dato dal rapporto tra prezzo della casa e reddito disponibile unitario); come evidenziato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare, qui, in Emilia Romagna e in Piemonte si registra una situazione particolarmente favorevole rispetto ad altri contesti regionali, poiché i costi delle case sono mediamente inferiori a fronte di redditi superiori alla media nazionale.